L’espansione strategica della Superyacht Yard di Ferretti Group ad Ancona

ferretti yacht organigramma

Ancona, 11 dicembre 2023 – Ferretti Group continua a crescere, non solo come fatturato, ma anche come capacità produttiva e standard di efficienza degli stabilimenti.

Con una solenne cerimonia, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle autorità del settore navale e marittimo, si è tenuta oggi l’inaugurazione della nuova area della Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona .

Con il taglio del nastro, alla presenza delle Autorità e dell’Avvocato Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group , è stato ufficialmente inaugurato il nuovo spazio della Superyacht Yard, pronto a diventare un importante polo strategico e operativo . L’edificio, che ha sede in via Enrico Mattei, è stato oggetto di attenti interventi di ristrutturazione che hanno portato alla realizzazione di ambienti moderni e funzionali: sarà la nuova sede della direzione, del dipartimento di progettazione e di tutto il reparto dedicato alle imbarcazioni in alluminio e acciaio.

“Il nostro 2023 è un anno importante, pieno di novità che ci hanno fatto crescere ancora: la doppia quotazione – Milano dopo Hong Kong -, l’acquisizione del cantiere di Ravenna e oggi, qui ad Ancona, un nuovo spazio che parla di futuro e di lusso italiano.” ha dichiarato l’Avv. Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group. “Questa nuova area, che completa la Ferretti Group Superyacht Yard, è un ulteriore passo avanti per la nostra ricerca tecnologica e stilistica. Qui i nostri dipendenti troveranno l’ambiente ideale per esprimere al meglio le loro capacità straordinarie e qui i nostri armatori potranno venire a scegliere le barche più belle del mondo. Perché è qui che i sogni di chi ama la nautica diventano realtà.”

Lo spazio si estende su 4.200 metri quadrati complessivi, di cui 3000 mq destinati a uffici, ed ospiterà l’ufficio tecnico, i project manager, i project architect, l’ufficio acquisti, la pianificazione e il controllo, l’ufficio logistica, la direzione di produzione, il construction project engineer e i capibarca, oltre a un’ampia ed elegante area accoglienza per i clienti.

I nuovi ambienti, frutto di un intervento di ampliamento e riqualificazione di un edificio esistente e del distretto nautico di Ancona, si ispirano alle prestigiose navi da diporto e superyacht di Ferretti Group. Il design degli interni rispecchia le dinamiche di customizzazione applicate agli yacht, a partire dai materiali utilizzati, come pelle, essenze e marmi pregiati; ogni spazio è personalizzato e ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, dai corrimano fino ai porta-modellini delle barche.

Il cantiere navale di Ancona, che si estende su una superficie complessiva di oltre 80.000 mq , è progettato per la costruzione di navi da diporto e superyacht oltre i 40 metri e fino a 90 metri .

Questa espansione è un passo cruciale nel consolidamento della Ferretti Group Superyacht Yard come polo nautico strategico multibrand. Qui si costruiscono infatti i super e mega yacht di CRN, tutta la gamma Custom Line, gli yacht Riva sopra i 50 metri e i Pershing 140.

Il cantiere è dotato di un travel-lift di 670 tonnellate, per il varo delle navi in acciaio e alluminio fino a 50 metri.

Completano il sito nove capannoni che possono ospitare fino a 24 superyacht in costruzione contemporaneamente . Moderno e tecnologicamente avanzato, ogni capannone è dotato di impianti per l’estrazione, l’aria compressa e la centralizzazione dei gas tecnici, di centrali termiche ed elettriche nonché di due carri ponte per la movimentazione dei materiali a bordo.

All’esterno, di fronte al cantiere, si apre una spettacolare porta sull’Adriatico, che rivela uno spazio unico e si affaccia su un porticciolo turistico privato. La marina, con una larghezza di 250 metri, è attrezzata con banchine che possono ospitare fino a 15 superyacht, per l’allestimento e il completamento delle navi da diporto e dei superyacht.

Dal punto di vista della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente, va ricordato che nella Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona è in funzione già da qualche anno un moderno impianto di trigenerazione per la produzione pulita di energia elettrica, termica e frigorifera.

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Ancona, 11 dicembre 2023 – Ferretti Group continua a crescere, non solo come fatturato, ma anche come capacità produttiva e standard di efficienza degli stabilimenti.

Con una solenne cerimonia, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle autorità del settore navale e marittimo, si è tenuta oggi l’inaugurazione della nuova area della Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona .

Con il taglio del nastro, alla presenza delle Autorità e dell’Avvocato Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group , è stato ufficialmente inaugurato il nuovo spazio della Superyacht Yard, pronto a diventare un importante polo strategico e operativo . L’edificio, che ha sede in via Enrico Mattei, è stato oggetto di attenti interventi di ristrutturazione che hanno portato alla realizzazione di ambienti moderni e funzionali: sarà la nuova sede della direzione, del dipartimento di progettazione e di tutto il reparto dedicato alle imbarcazioni in alluminio e acciaio.

“Il nostro 2023 è un anno importante, pieno di novità che ci hanno fatto crescere ancora: la doppia quotazione – Milano dopo Hong Kong -, l’acquisizione del cantiere di Ravenna e oggi, qui ad Ancona, un nuovo spazio che parla di futuro e di lusso italiano.” ha dichiarato l’Avv. Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group. “Questa nuova area, che completa la Ferretti Group Superyacht Yard, è un ulteriore passo avanti per la nostra ricerca tecnologica e stilistica. Qui i nostri dipendenti troveranno l’ambiente ideale per esprimere al meglio le loro capacità straordinarie e qui i nostri armatori potranno venire a scegliere le barche più belle del mondo. Perché è qui che i sogni di chi ama la nautica diventano realtà.”

Lo spazio si estende su 4.200 metri quadrati complessivi, di cui 3000 mq destinati a uffici, ed ospiterà l’ufficio tecnico, i project manager, i project architect, l’ufficio acquisti, la pianificazione e il controllo, l’ufficio logistica, la direzione di produzione, il construction project engineer e i capibarca, oltre a un’ampia ed elegante area accoglienza per i clienti.

I nuovi ambienti, frutto di un intervento di ampliamento e riqualificazione di un edificio esistente e del distretto nautico di Ancona, si ispirano alle prestigiose navi da diporto e superyacht di Ferretti Group. Il design degli interni rispecchia le dinamiche di customizzazione applicate agli yacht, a partire dai materiali utilizzati, come pelle, essenze e marmi pregiati; ogni spazio è personalizzato e ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, dai corrimano fino ai porta-modellini delle barche.

Il cantiere navale di Ancona, che si estende su una superficie complessiva di oltre 80.000 mq , è progettato per la costruzione di navi da diporto e superyacht oltre i 40 metri e fino a 90 metri .

Questa espansione è un passo cruciale nel consolidamento della Ferretti Group Superyacht Yard come polo nautico strategico multibrand. Qui si costruiscono infatti i super e mega yacht di CRN, tutta la gamma Custom Line, gli yacht Riva sopra i 50 metri e i Pershing 140.

Il cantiere è dotato di un travel-lift di 670 tonnellate, per il varo delle navi in acciaio e alluminio fino a 50 metri.

Completano il sito nove capannoni che possono ospitare fino a 24 superyacht in costruzione contemporaneamente . Moderno e tecnologicamente avanzato, ogni capannone è dotato di impianti per l’estrazione, l’aria compressa e la centralizzazione dei gas tecnici, di centrali termiche ed elettriche nonché di due carri ponte per la movimentazione dei materiali a bordo.

All’esterno, di fronte al cantiere, si apre una spettacolare porta sull’Adriatico, che rivela uno spazio unico e si affaccia su un porticciolo turistico privato. La marina, con una larghezza di 250 metri, è attrezzata con banchine che possono ospitare fino a 15 superyacht, per l’allestimento e il completamento delle navi da diporto e dei superyacht.

Dal punto di vista della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente, va ricordato che nella Ferretti Group Superyacht Yard di Ancona è in funzione già da qualche anno un moderno impianto di trigenerazione per la produzione pulita di energia elettrica, termica e frigorifera.

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Ferretti Group apre una nuova sede operativa

Tuesday, December 12th, 2023

Written by: Marine Industry News

  • Leisure Marine

Ferretti Group SuperYacht Cantiere di Ancona

Il Gruppo Ferretti italiano ha inaugurato la sua nuova sede operativa all'interno del Ferretti Group Superyacht Yard ad Ancona.

Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e delle autorità del settore cantieristico e marittimo. Gruppo Ferretti L'amministratore delegato Alberto Galassi ha inaugurato ufficialmente la nuova area, che è ormai pronta a diventare un importante polo strategico e operativo.

L'edificio, in Via Enrico Mattei, è stato ristrutturato per creare un ambiente moderno che sarà la nuova sede del management team, dell'ufficio di progettazione e progettazione e dell'intero reparto dedicato alle imbarcazioni in alluminio e acciaio.

L'area si estende su una superficie complessiva di 4,200 mq, di cui 3,000 mq di uffici, e ospiterà l'ufficio tecnico, i project manager, gli architetti di progetto, l'ufficio acquisti, la pianificazione e controllo, la logistica, la direzione della produzione, il progetto costruttivo ingegnere e capisquadra, e un'ampia zona reception per i clienti.

Ferretti Group SuperYacht Cantiere di Ancona

“[L’anno] 2023 è un anno importante per noi, ricco di nuovi sviluppi e di crescita ancora maggiore: la doppia quotazione in Milano e 香港 , la Acquisizione cantiere navale di Ravenna e oggi, qui ad Ancona, un nuovo spazio che parla al futuro e al lusso italiano”, afferma Alberto Galassi, Amministratore Delegato di Ferretti Group.

“Questa nuova area, che completa il Ferretti Group Superyacht Yard, rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra ricerca tecnologica e stilistica. È qui che i nostri dipendenti troveranno l'ambiente ideale per esprimere al massimo le loro eccezionali capacità e dove i nostri armatori potranno venire a scegliere le barche più belle del mondo. Perché è qui che i sogni degli appassionati di nautica diventano realtà”.

I nuovi spazi, frutto dei lavori di ampliamento e riqualificazione di un edificio esistente e del distretto cantieristico di Ancona, si ispirano alle imbarcazioni costruite dal Gruppo Ferretti. Il design degli interni riflette l'approccio alla personalizzazione applicato agli yacht, a partire dai materiali utilizzati, come pelle pregiata, legno e marmo.

Il cantiere di Ancona, che si estende su una superficie totale di oltre 80,000 metri quadrati, è destinato alla costruzione di navi da diporto fino a 90 metri di lunghezza. Gruppo Ferretti afferma che questa espansione rappresenta una pietra miliare nel consolidamento di Ferretti Group Superyacht Yard come polo strategico di costruzione di yacht multimarca.

È qui che Ferretti Group costruisce i super e megayacht CRN, l'intera gamma Custom Line, gli yacht Riva oltre i 50 metri e le unità Pershing 140. Il cantiere dispone di un travel lift da 670 tonnellate utilizzato per varare yacht in acciaio e alluminio fino a 50 metri di lunghezza.

Ferretti Group SuperYacht Cantiere di Ancona

Completano il sito produttivo nove capannoni industriali nei quali possono essere costruiti fino a 24 superyacht in parallelo. I moderni capannoni ad alto contenuto tecnologico sono tutti dotati di impianti di aspirazione dell'aria di ultima generazione, di impianti centralizzati di aria compressa e gas tecnici, di impianti di riscaldamento e produzione di energia elettrica e di due carroponti per la movimentazione e l'installazione dei materiali a bordo.

Lo specchio d'acqua che si apre davanti crea una porta sull'Adriatico e un porticciolo turistico privato. Esteso per 250 metri lungo la costa, offre ampi posti barca per l'allestimento e la finitura fino a 15 superyacht contemporaneamente, e per test e ispezioni fino alla consegna di ogni imbarcazione da diporto e superyacht.

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Ferretti Group: un modello per gli investimenti cinesi in Italia

flotta-ferretti-group-2018

Fondati nel 1968 dagli omonimi fratelli, i Cantieri Navali “Ferretti” negli anni Ottanta avevano intuito le possibilità di espansione del mercato delle imbarcazioni motorie e crearono a Forlì una nuova unità produttiva poi divenuta sede del Gruppo.

Dopo essersi affermato e rafforzato per tutti gli anni Novanta, in particolare nella fascia alta del segmento dei motor yacht, nel 2000 il Gruppo Ferretti si quotò presso Borsa Italiana ma finì per divenire preda di alcuni fondi finanziari, Permira nel 2002 e Candover nel 2006.

A causa di alcune operazioni speculative condotte dalle varie Mediobanca, Goldman Sachs, Merrill Lynch, Lazard, Rothschild e Citigroup (che intascarono laute commissioni sulla compravendita), se il fatturato aumentò dai quasi 200 milioni di euro (nel 2000) a quasi un miliardo di euro, il debito salì vertiginosamente fino a schiacciare il gruppo e farlo affondare.

Sull’orlo del baratro (con 400 dipendenti sull’orlo del licenziamento), Ferretti e la Royal Bank of Scotland che aveva finanziato il fondo Candover nell’ultima acquisizione, decisero nel 2012 di cedere il 75% delle azioni del gruppo ai cinesi dello Shandong Heavy Industry Group (“SHIG – Weichai Group”) al prezzo decisamente competitivo di 374 milioni di euro, 178 milioni in investimenti e 196 milioni per il finanziamento del debito del gruppo. Molti temevano lo “scippo” delle competenze, destinate ad emigrare in Oriente, assieme magari al marchio, tanto per dare una patente di credibilità alla nautica cinese, ma non c’erano alternative in quanto nessun investitore italiano si fece avanti.

Weichai, gruppo di proprietà statale con sede a Weifang nella regione dello Shandong, era una delle più grandi società cinesi che operano nel campo della produzione di componenti auto e di veicoli pesanti perciò si assunse circa 580 milioni di euro del debito di Ferretti, chiarendo subito che una volta completata la ristrutturazione il Gruppo si sarebbe rivolto con più efficacia nei “paesi emergenti”, una zona del mondo fondamentale per la sua crescita potenziale.

Proprio la sua visione internazionale strategica, la semplificazione organizzativa e la scelta di innovare il comparto produttivo hanno fatto nel corso degli anni la differenza rispetto al periodo precedente.

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Innanzitutto la società è rimasta fortemente legata al territorio; il patron cinese (Weichai è l’azionista di riferimento con l’86,8% dal 2012, mentre dal 2016 F Investments, guidata da Piero Ferrari, possiede il 13,2% del Gruppo) ha voluto un avvocato modenese, Alberto Galassi, come Amministratore Delegato di Ferretti Group, in secondo luogo ha mantenuto tutti gli stabilimenti produttivi in Italia (attualmente sono 6: a Forlì, Sarnico, La Spezia, Cattolica, Mondolfo ed Ancona).

I numeri del salvataggio parlano chiaro: con una progressione d’investimenti crescente dai 20 milioni di euro del 2015 (quando venne presentato il Piano industriale triennale) ai 54,5 milioni di euro del 2018, il Gruppo è tornato in utile nel 2016, passando da –29 milioni di euro a + 14,1 milioni di euro (+ 24 milioni di euro invece nel 2017 con un valore consolidato della produzione pari a 623 milioni di euro, + 10,8% rispetto ai 562 milioni di euro di valore produttivo registrati nel 2016).

Da segnalare che sul totale di 153,5 milioni di euro spesi nel quadriennio 2015-2018, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati di 91 milioni di euro con risultati evidenti: 31 nuovi modelli e 1.560 dipendenti diretti (1.000 dei quali operai specializzati).

Nel febbraio 2016 è stato possibile inaugurare la Ferretti Security and Defence (FSD), Divisione del Gruppo attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di una nuova gamma di piattaforme navali idonea a soddisfare le esigenze di sicurezza, pattugliamento e difesa di acque internazionali, territoriali e delle coste.

Le previsioni rispettate e la crescita costante degli investimenti in ricerca e sviluppo (il valore della produzione nel 2018 si prospetta oltre i 650 milioni di euro), hanno consentito al Gruppo di rinnovare la gamma prodotti e affermarsi come l’unico soggetto nel mercato nautico in grado di offrire un range completo di imbarcazioni, sia in termini di design che di metratura, gestendo ogni grandezza compresa fra gli 8 mt e i 95 mt.

Il successo è stato certificato dal Global Order Book 2019, la classifica di riferimento dei 20 maggiori produttori di barche sopra i 24 metri recentemente pubblicata dalla rivista Boat International UK, che ha collocato il Gruppo Ferretti al secondo posto a livello mondiale sul mercato della nautica d’eccellenza grazie ai seguenti risultati: 91 progetti realizzati (in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente) e 2.952 metri di barche sopra i 24 metri in costruzione (in aumento del 6,9%).

Guidato dal Presidente Tan Xuguang e dall’Amministratore Delegato Alberto Galassi, il Gruppo Ferretti rappresenta una formidabile simbiosi tra l’efficientismo produttivo industriale cinese e l’inimitabile qualità artigianale tipica del Made in Italy, caratteristiche che hanno consentito un’espansione del marchio in 80 Paesi, soprattutto in Asia e negli Stati Uniti.

L’ingegnere Piero Ferrari (figlio del leggendario Enzo) è stato incaricato di presiedere il Comitato Strategico di Prodotto e di guidare la ricerca, lo sviluppo e l’implementazione dei nuovi modelli di tutti i marchi del Gruppo, a conferma della volontà di Weichai di mantenere ben salde in Italia le radici della società forlivese.

Stefano Vernole

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Il nostro DNA

Un’impresa d’eccellenza dall’anima familiare..

L’obiettivo di realizzare gli yacht più belli, innovativi, tecnologici e affidabili, e poter fornire l’assistenza sempre e in ogni parte del mondo, necessita di grande passione e condivisione di valori, come in una grande famiglia. Cosi, ogni nuova decisione o percorso del gruppo sono ispirati dall’amore per il mare, dall’innovazione basata su una solida tradizione di eccellenza e di saper fare e dall’impegno di perseguire oggi nuove soluzioni per un futuro della nautica sempre più consapevole e sostenibile. Questa e la vocazione con cui la famiglia Vitelli, da sempre, guida il gruppo Azimut|Benetti. Una cultura imprenditoriale che, nel senso di famiglia e sulla valorizzazione dei talenti interni, ha costruito la propria stabilita, necessaria per cogliere e anticipare le opportunità del futuro.

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Paolo Vitelli

Nato a Torino nel 1947 da una famiglia di imprenditori, a soli ventun anni fonda Azimut per realizzare il suo sogno: intraprendere un’attività in proprio che gli consenta di occuparsi professionalmente della sua grande passione per le barche e il navigare.

Dopo la laurea in Economia e Commercio, a 22 anni, diventa importatore per l’Italia di imbarcazioni prodotte da alcuni fra i più prestigiosi cantieri del Nord Europa. Questa esperienza gli fa intuire che il futuro della nautica sta nella produzione in serie volta a costruire imbarcazioni affidabili e sicure con il gusto e lo stile italiani. Inizia così una produzione a marchio proprio.

A metà degli anni Settanta, Azimut vara una serie di imbarcazioni che riscuotono un grande successo. Negli anni a seguire, Vitelli amplia la gamma di modelli che vanno dagli 8-10 metri a imbarcazioni più grandi, fino all’iconico Azimut Failaka 105’ (30,8 metri), venduto anche alla famiglia Onassis, e da il via all’esportazioni nel Nord America, nel Sud Est Asiatico e nel Medio Oriente. Negli anni Ottanta, Vitelli acquisisce i Cantieri Benetti, marchio viareggino ricco di una storia ultracentenaria, e dà vita al Gruppo Azimut|Benetti.

Gli anni Novanta segnano un periodo di espansione ininterrotta e continuativa, ogni anno la totalità dei proventi vengono investiti nello sviluppo dell’azienda stessa. La guida appassionata e illuminata di Paolo Vitelli, già a metà del decennio, permette al Gruppo di raggiungere un fatturato di 100 miliardi di lire, che nel 2003 toccherà i 403 milioni di euro. Oltre all’espansione sui mercati internazionali, Vitelli intuisce che è l’innovazione nel prodotto a conferire all’azienda una forte connotazione di affidabilità e prestigio. Così, punta a realizzare barche caratterizzate da un preciso stile, eleganza e dalla forte innovazione, introducendo layout degli interni e nel design che saranno, in seguito, imitate in tutto il mondo nautico. Scelta che, nel 2000, porta il Gruppo Azimut|Benetti a conquistare il titolo di primo produttore al mondo di megayacht, un primato che mantiene ininterrottamente da 23 anni.

Negli anni Duemila, forte della solidità finanziaria acquisita, Vitelli amplia i siti produttivi, acquista nuovi cantieri e rafforza la rete dei centri di assistenza tecnica per i clienti e realizza alcuni porti turistici come la Marina di Varazze, la Marina di Mosca, la Marina di Valletta a Malta e la Marina di Livorno. Durante questo periodo, Vitelli si conferma imprenditore visionario continuando ad investire, primo nel mondo nautico, nell’innovazione tecnologica in un’ottica di eco-sostenibilità, volta a conseguire una sempre maggiore riduzione delle emissioni ed efficienza propulsiva, con carene sempre più performanti, propulsioni sempre meno inquinanti e l’uso di nuovi materiali quali la fibra di carbonio per alleggerire il manufatto.

Negli ultimi due anni, Vitelli ha approfittato di un mercato favorevole per consolidare il Gruppo, sia rafforzando il management sia dedicandosi a completare la successione dell’azienda alla figlia Giovanna.

Giovanna Vitelli_Vice President Azimut Benetti Group (3) 1

Giovanna Vitelli

Presidente del Gruppo Azimut Benetti

Dal 2000 è membro del Consiglio di Amministrazione di Azimut|Benetti SpA. A partire dal 2004 ha intensificato la sua partecipazione attiva nell’azienda di famiglia, con un focus sulla strategia aziendale e sullo sviluppo di prodotto, arrivando infine a ricoprire la carica di Vice-Presidente Esecutivo con direzione sullo sviluppo dei nuovi modelli e sull’R&D del Gruppo.

In particolare, si deve al suo contributo l’apertura della nautica verso designer esterni e la spinta verso soluzioni propulsive innovative, riuscendo a unire, con uno sguardo concreto al presente, «quello che è possibile adesso», con una forte ambizione per il futuro della nautica sostenibile. Da marzo 2023 ricopre la carica di Presidentessa del Gruppo.

La passione per la nautica e la volontà di lavorare attivamente per promuovere uno sviluppo positivo di questo settore in Italia ed Europa, la portano a prendere parte al Consiglio di Amministrazione di Marina di Varazze S.r.l., società dedicata alla costruzione e gestione del porto turistico di Varazze, e di Lusben Varazze Srl, società dedicata alla riparazione e rinnovamento di barche da diporto. Siede inoltre nel comitato esecutivo di Boot Messe Düsseldorf, che gestisce l’organizzazione del Salone Nautico Internazionale della Fiera di Düsseldorf ed è Vice Presidente di Sybass, l’associazione internazionale dei grandi produttori di megayacht. Si dedica alla promozione del Made in Italy nel mondo, non solo in qualità di Vice Presidente Azimut|Benetti, i cui yacht sono rappresentativi di un’eleganza e di uno stile tipicamente associati alle eccellenze del nostro Paese, ma anche come Vice Presidente della Fondazione Altagamma, che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, ambasciatrici dello stile italiano nel mondo.

È membro del Consiglio di Amministrazione di Breithorn Srl, società dedicata alla gestione del Grand Hotel des Alpes a Chamonix, dell’Hotellerie de Mascognaz e dell’Hotel Breithorn a Champoluc (Aosta). Infine, è membro del Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem Spa, multinazionale italiana specializzata nella produzione di cemento e calcestruzzo.

Dal 2018 è Console Onorario di Norvegia per il Piemonte.

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Marco Valle

Amministratore Delegato del Gruppo

Vanta oltre 25 anni di esperienza nel Gruppo Azimut|Benetti ed è l’esempio di valorizzazione dei talenti che l’azienda persegue da sempre.

Nel 1996 muove i primi passi all’interno della divisione commerciale di Azimut Yachts. Intraprende da subito un percorso di crescita professionale che lo porta a ricoprire incarichi sempre più importanti, fino a quello di Direttore Commerciale Mondo Azimut Yachts fino al 31 agosto 2016. Dal 1° settembre 2017 Marco Valle è il nuovo Amministratore Delegato di Azimut Yachts e assume la responsabilità dei risultati economici e gestionali della business line.

Dal 1° settembre 2020 Marco Valle è il nuovo Amministratore Delegato di Gruppo.

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Truenumbers

  • Crisi&Ripresa

Produttori di yatch, primo in classifica Azimut-Benetti

L’ industria nautica italiana non è mai stata meglio. Lo dimostra l’andamento del fatturato generale del settore, che oggi vale oltre il 3,2% del Pil e di recente sta vivendo annate positive a livelli mai visti prima. Nel 2022 la nautica in Italia ha fatturato oltre 7,3 miliardi di euro: risultato in aumento del 20% rispetto al 2021. In realtà è dal 2013 che il comparto vive una crescita continua, eccezion fatta per il 2020, quando il fatturato subì una decrescita del 2,6% rispetto al 2019: tutto sommato leggera, considerando che la pandemia ha bloccato ogni attività economica e che il Pil dell’Italia è sceso di quasi il 9%. Ma a contribuire al valore della cantieristica italiana non sono solo i produttori di yacht.

La principale voce che concorre a formare il fatturato complessivo dell’industria nautica italiana è innanzitutto la cantieristica , che vale oltre i due terzi del totale. Poi ci sono la produzione di accessori (circa il 25%), motori (tra il 7 e l’8%) e, infine, il “ refit ” (l’attività di riparazione e restauro delle imbarcazioni). Vediamo in questa classifica quali sono i principali produttori di yatch in Italia .

Azimut-Benetti, leader con 1,2 miliardi di fatturato

Con un fatturato di oltre 1,2 miliardi di euro, Azimut-Benetti è il primo gruppo della nautica italiana per valore di vendite, nonché primo produttore mondiale di megayacht, con un’ampia gamma di modelli sul mercato. Azimut-Benetti, come gruppo, esiste dal 2003, anche se ha alle spalle una storia molto più lunga, che affonda le radici nell’esperienza di Azimut , azienda produttrice di yacht dal 1969 e di Cantieri Benetti , che realizza imbarcazioni dal 1873 . Il gruppo Azimut-Benetti ha oltre 526mila metri quadri di area produttiva distribuita in 138 stabilimenti in 80 paesi del mondo e un team di 2.350 dipendenti . I suoi marchi principali sono Azimut, una gamma di imbarcazioni a motore dai 13 ai 38 metri e Benetti, tra i più grandi costruttori mondiali di megayacht da 37 a oltre 100 metri.

produttori di yatch

Gruppo Ferretti, portafoglio ordini di 1,3 miliardi di euro

Supera il miliardo di euro di fatturato anche il Gruppo Ferretti , altro leader internazionale della progettazione, costruzione e commercializzazione di yacht a motore e imbarcazioni da diporto. Ferretti Group, che trae origine da un’impresa familiare attiva anche nel settore auto negli anni ‘60, oggi gestisce sette cantieri navali in Italia e ha clienti in oltre 70 paesi , in particolare in Europa, Asia e Stati Uniti. Sono sette i marchi di Ferretti: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line e Wally. Il Gruppo è quotato alla borsa di Hong Kong e al 31 dicembre 2022 aveva raggiunto un portafoglio ordini , ossia l’insieme di ordini richiesti dai clienti in attesa di esecuzione, per un valore di 1,3 miliardi di euro.

Produttori di yacht, Sanlorenzo a quota 742 milioni

“Costruiamo poche barche all’anno, perché fare le cose nel modo giusto significa anche farle su misura”. Questa frase compare sul sito internet della Sanlorenzo Yacht , al terzo posto della graduatoria (742 milioni di fatturato). E dice tanto di questa azienda fondata nel 1958. La Sanlorenzo, infatti, ha fatto della qualità la propria bandiera, decidendo da tempo di poter soddisfare le richieste di non più di 50 clienti all’anno. Pochi esemplari costruiti ogni dodici mesi: unica filosofia possibile per assicurare l’eccellenza del prodotto. In oltre 50 anni di attività, Sanlorenzo ha costruito e venduto circa mille yacht , ognuno personalizzato al massimo per essere unico e diverso dagli altri. La sede principale del cantiere si trova ad Ameglia (La Spezia), ma esiste una seconda divisione a Viareggio , casa storica della nautica italiana.

Per The Italian Sea Group una storia lunga 448 anni

The Italian Sea Group può vantare una storia secolare, che si rifà al Cantiere Picchiotti, risalente al 1575 , di cui ha rilanciato il marchio ponendolo ai vertici della classifica dei produttori di yacht. Con 295 milioni di fatturato, The Italian Sea Group è un punto di riferimento della nautica internazionale, specializzato nella progettazione di yacht fino e oltre i 100 metri di lunghezza. Con una presenza tra La Spezia , Marina di Carrara e Viareggio, in 448 anni di storia gli yacht varati riconducibili al gruppo sono stati oltre 1.260 . Italian Sea Group conta 1.700 collaboratori , tra progettazione e produzione e 244 mila metri quadri di area produttiva totale, dislocata in otto sedi.

Superano i 100 milioni di fatturato Cantiere del Pardo e Baglietto

Cinquant’anni di storia da poco compiuti, oltre 5 mila imbarcazioni varate e oltre 20 premi vinti. Cantiere del Pardo , 180 milioni di fatturato, ha un sito produttivo di 40 mila metri quadri . È suddiviso tra falegnameria all’avanguardia, carpenteria all’insegna della tradizione e delle manualità artigiane e area di assemblaggio, dove le imbarcazioni prendono forma e vita per il collaudo finale nel bacino di prova. Supera i 100 milioni di fatturato anche Baglietto , altra realtà storica della nautica italiana, fin dal 1854 . Forte di un portafoglio ordini che arriva al 2026, per un valore totale di 360 milioni di euro.

Nautica italiana, i lavoratori sono 28.660

Come dicevamo, la nautica italiana – è il caso di dirlo – naviga in acque senza dubbio tranquille. Ma non è sempre stato così. Nel 2013 il settore era crollato a un fatturato di appena 2,4 miliardi di euro. Un livello molto basso, arrivato dopo un periodo turbolento iniziato con la crisi economica del 2008 , che aveva destato timori anche dal punto di vista occupazionale.

Oggi invece, nonostante le incertezze politiche ed economiche internazionali, il settore è in piena crescita. Gli addetti sono 28.660 (+8,8% in un anno) e il peso del comparto sul Pil italiano è sempre più evidente. Gran merito va all’ export : l’ 88% della produzione nautica italiana ha come destinazione l’estero. E oltre il 18% delle esportazioni totali del settore è rappresentato dalle imbarcazioni italiane.

I dati si riferiscono al: 2022

Fonte: Confindustria Nautica, bilanci delle aziende citate

Leggi anche: Fincantieri, le navi da crociera raggiungono quota 100

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CRN di Ferretti Group, ha varato oggi il superyacht M/Y Rio

CRN di Ferretti Group, ha varato oggi il superyacht M/Y Rio

  • Yacht industry

Ancona, 15 gennaio 2022 – CRN, brand di Ferretti Group, ha varato oggi il  bespoke yacht in acciaio e alluminio Progetto C138, che sarà consegnato come M/Y Rio. Il nuovo 62 metri è sceso per la prima volta in acqua accompagnato dal profondo orgoglio e dalla soddisfazione di tutti i professionisti, le maestranze e gli artigiani altamente qualificati che hanno contribuito al progetto.

M/Y Rio è stato venduto da Alex Heyes & David Westwood di TWW Yachts. Il superyacht è progettato e costruito da CRN in stretta collaborazione con lo studio di design e architettura Omega Architects, che ha curato il concept degli esterni, e con lo studio di design Pulina Exclusive Interiors, a cui sono stati affidati gli interni.

Con i suoi 62 metri di lunghezza e 11,20 metri di baglio, lo yacht si sviluppa su quattro ponti e può accogliere comodamente a bordo fino a 12 ospiti nella suite armatoriale e in 5 cabine ospiti di cui 2 vip - entrambe a tutto baglio, una posta nel main deck a prua e una nel lower deck - e 3 suite nel lower deck - 2 matrimoniali e una doppia - tutte servite da ascensore al ponte.

M/Y Rio è un'opera completamente sartoriale e altamente artigianale, elegante e al contempo dallo spiccato carattere sportivo espresso dalle linee filanti dello scafo e dalla prua quasi verticale.

Tanti gli elementi che consentiranno all'armatore e alla sua famiglia di vivere un'inconfondibile esperienza di crociera condivisa, fatta di libertà e di privacy: dalla sapiente distribuzione e valorizzazione degli spazi, con vaste zone living interne ed esterne, alla splendida area lounge wellness e fitness nel beach club, fino all'esclusivo owner deck, un'ampia oasi di intimità che può anche essere vissuta come ambiente social.

Come tutte le navi da diporto CRN, il nuovo 62 metri M/Y RIO è in costruzione ad Ancona presso la Superyacht Yard del Gruppo Ferretti, centro di eccellenza navale che ha nel forte impegno per la sostenibilità uno dei suoi valori fondanti, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale dei propri processi produttivi. Ne sono un esempio importante gli impianti di trigenerazione e fotovoltaico che permettono di diminuire i consumi di energia elettrica e termica del cantiere, rispettivamente del 79% e del 32%.

M/Y RIO è l'espressione del profondo know-how e della qualità progettuale e costruttiva del cantiere navale di Ancona: un'opera d'arte unica che, ancora una volta, rispecchia ed esalta la personalità e la visione del suo armatore.

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ferretti yacht organigramma

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di Paolo Ligammari 08 set 2021

Ferretti Group, ordini record per gli yacht made in Italy. L'ad Galassi: cercasi cantieri disperatamente

«Il 2021 è l’anno magico della nautica. L’idea di libertà che ti dà la barca, l’idea di sicurezza e la possibilità di fare tutto ciò che ti è precluso, dal muoverti, viaggiare, fare tardi, stare insieme fa sì che la barca sia diventato un oggetto che non è mai stato utilizzato così tanto dagli armatori come in questa estate». Alberto Galassi , ad di Ferretti Group, si gode il momento d’oro dei cantieri nautici e il boom dei ricavi (e degli ordini) della società che guida dal 2014. «Per noi è un anno super. In termini di margini, fatturato e soprattutto di raccolta ordini i primi sei mesi dell’anno hanno già surclassato il pur brillante risultato del 2020» ( qui i dati finanziari del primo semestre 2021 ).

Alberto Galassi

La ricetta del successo, in questo caso, è semplice: «Vendiamo “isole private” – spiega l’avvocato – Dopo essere stati chiusi in casa per mesi c’è voglia di libertà e la nautica risponde a questo bisogno. C’è molta liquidità e poi anche un fattore psicologico: ci siamo resi conto della fragilità della vita e chi rimandava un acquisto, una scelta, ora invece la porta a termine», ha spiegato il manager al Cannes Yachting Festival . Per il via alla stagione dei saloni nautici settembrini, Ferretti Group ha portato 4 premiére assolute, con il debutto mondiale sulla Croisette di Riva 76’ Perseo Super, Riva 68’ Diable, Pershing 6X e il nuovo Why 200 di Wally , l’ultimo arrivato (2019) dei sette marchi del gruppo con sede a Forlì, tra i leader mondiali della produzione di motor yacht e navi da diporto con i marchi Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Crn, Custom Line e Wally. Quest’anno, a livello di gruppo, si raggiungerà il record di vari: 200 navi; lo scorso anno l’asticella era rimasta a 150. «Nel 2020 non ci siamo mai fermati, se non per il decreto Covid (lockdown, ndr ) e per poche settimane. Siamo anche stati tra i primi a ripartire e a firmare un accordo nazionale per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro dei nostri 1.500 dipendenti e delle aziende dell’indotto. Da lì in poi non abbiamo più smesso di correre».

Avvocato Galassi, quale è la barca che le sta più a cuore tra le nuove arrivate? «La più innovativa di tutte: il Wally Why 200 . E’ una barca unica, un capolavoro. Si chiama Why 200 non per la lunghezza in piedi fuori tutto, ma una volta tanto per le tonnellate di stazza: ha spazi e volumi incredibili. E’ talmente innovativa che farà molto discutere: dividerà, ma sono sicuro che aprirà una strada. E nel prossimo biennio arriveranno altri 24 nuovi modelli».

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di Emily Capozucca

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Tanto fermento pone, però, anche delle criticità inattese... «Il rovescio della medaglia sono cantieri intasati di ordini e lavoro. Stiamo vendendo le nostre unità con consegna 2024, cosa che non mi aspettavo di vedere. E dico: per fortuna! Anche se poi bisogna fare i conti con cantieri che già lavorano a pieno regime. Siamo saturati con due turni di produzione, straordinari, da noi si lavora stabilmente anche il sabato. E continueremo a farlo. Stiamo cercando disperatamente uno o due nuovi cantieri per poter produrre tutto quello che ci chiede il mercato. E non ci interessa tanto un marchio, ma un sito industriale in Italia o in Europa. Noi siamo convinti che il made in Italy sia un valore aggiunto, per questo vogliamo assolutamente continuare a produrre tutto nel nostro Paese».

Vi state guardando intorno? Quali sono le alternative? «Intanto cresceremo a Taranto, dove produrremo scafi in materiale composito, principalmente carbonio e vetroresina. Vogliamo partire prima possibile, l’accordo di programma sarà firmato a breve, ma la produzione potrà partire solo nel 2023. È un investimento rilevante, di quasi 100 milioni. Ma poi ci vuole qualcuno che assembli gli scafi prodotti. E ci vogliono nuovi cantieri».

E insistere su Taranto, accoppiando agli stabilimenti un vero cantiere? «Lì non è possibile, manca l’indotto di artigiani e fornitori che sono fondamentali per le nostre navi. Non ci sono i tempi. Per questo la maggior parte dei cantieri sono dislocati sulla dorsale adriatica e sulla costa del tirreno attorno a Viareggio e La Spezia: perché lì hai tutte le ditte che ci affiancano nella produzione. Taranto ha un vantaggio enorme, è baricentrico rispetto ai nostri cantieri tirrenici e adriatici: lì possiamo produrre e mandare gli scafi a est o a ovest, a seconda delle esigenze. Ma fare un cantiere in Puglia, ora, non è possibile».

Ferretti Group, i nuovi modelli presentati al Cannes Yachting Festival 2021

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Le première a Cannes pe ri nuovi modelli di Ferretti Group

In un quadro così disegnato, aggiudicarvi i cantieri Perini all’asta fallimentare di fine settembre sembra essere la soluzione perfetta per voi. Ferretti Group si presenta in cordata con la rivale Sanlorenzo. Cosa farete stavolta, dopo la prima asta senza offerte? «Speriamo di poter un giorno acquisire Perini dall’asta fallimentare, ma i valori attuali, attorno ai 53-54 milioni, rendono antieconomico l’investimento. Si tratta di un’azienda ferma da due anni: deve rinascere, essere rilanciata, gli investimenti necessari sono astrali. Noi facciamo industria, non speculazione immobiliare. E se agli investimenti necessari per fare industria aggiungi tempi lunghi, costi e un prezzo di acquisizione troppo alto la spesa diventa antieconomica».

Quanto siete disposti a pagare per Perini? «Vedremo con Sanlorenzo, il nostro competitor-alleato nella partita, che cosa fare. L’asta è il 30 settembre, nei prossimi giorni ci parleremo e prenderemo una decisione».

A luglio sembrava un affare sfumato. Ora su Perini siete più possibilisti. E’ davvero una partita che si riapre? «Forse. Noi facciamo industria. E per fare industria devi avere un ritorno economico. Siamo un po’ perplessi. Non è facile oggi valutare qual è il valore giusto».

Tornando all’indotto, le ditte e gli artigiani che partecipano alla creazione dei gioielli del mare sono tanto importanti che la “filiera” ha meritato un ruolo di primo piano nel bilancio sociale di Ferretti Group. Ce ne vuole parlare? «Assolutamente, siamo i primi ad aver proposto un bilancio sociale nella nautica. E abbiamo voluto chiarire l’importanza insostituibile della filiera. Ferretti Group conta su 1.500 dipendenti diretti e 2.500 considerando l’indotto. Tutti in Italia, lo sottolineo ancora. Ecco, noi abbiamo un dovere morale verso la nostra filiera: siamo degli assemblatori di prodotti di altissima qualità di varia provenienza. La filiera dell’indotto è fatta di artigiani, di ditte, di esperienza e maestria italiana. E va sostenuta, scelta, selezionata. La sostenibilità ambientale della produzione è importante, ma il bilancio sociale deve poter misurare anche il bene che fai al tuo territorio».

I vostri cantieri risentono della crisi dei chip che sta mettendo in ginocchio l’automotive in Europa? «Anche nella nautica abbiamo difficoltà di produzione legate alla carenza di microprocessori, ai ritardi, alle consegne a singhiozzo. Ogni barca ha centraline elettroniche e anche i fornitori di motori dipendono dall’elettronica. Abbiamo, però, la fortuna di non avere la complessità elettronica di un’automobile, il che ci permette anche una certa fungibilità e sostituibilità di prodotto».

A proposito di tecnologia, tra le novità presentate a Cannes c’è il nuovo Pershing 6X con due motori che sviluppano complessivamente 5.200 cavalli. Una potenza onestamente impressionante. Vedremo mai motori elettrici su questi motor yacht? «Compatibilmente con lo sviluppo messo a punto dai produttori di motori marini che riforniscono le nostre barche. Noi non produciamo propulsori, ma le dico che una conversione totalmente elettrica è difficile se non impossibile. Non nascondo che sono profondamente scettico sull’elettrico. Nel nostro settore l’alimentazione di una barca richiede una tale quantità di energia che con l’attuale tecnologia delle batterie al litio ti carichi di una tale quantità di peso difficilmente sostenibile, in cambio peraltro di un’autonomia di poche ore. Se parliamo di “ibrido” per affiancare i motori tradizionali, assolutamente sì, è una strada percorribile. E Ferretti Group si è già spesa in tal senso: abbiamo vinto la commessa per le motovedette “ibride” dell’Arma dei Carabinieri. Ma il full electric sulle nostre barche non è vicino».

Nutre fiducia nei tentativi di alimentare con l’idrogeno i motori delle grandi navi? «Guardi, tutti stiamo lavorando su alternative al carbon fuel. E tutti saremmo ben contenti, ma la sfida non è vinta ed è tutta tecnologica. Chi la vince avrà in mano il mercato. Ma oggi non abbiamo alternative».

Sempre in tema di sostenibilità c’è il cantiere di La Spezia che promette di essere il vostro fiore all’occhiello. «Abbiamo investito molto, quasi 50 milioni: sarà pieno di verde, con soluzioni avanzatissime, facciate ventilate per risparmiare energia. Oltre alla bellezza di essere sul mare senza contaminarlo mai. Quando lo inaugureremo ci farete i complimenti».

Quanto manca? «Sarà inaugurato a fine anno, al massimo a febbraio del nuovo anno».

A fine 2019 sembrava imminente la quotazione in Borsa. Poi, le condizioni di mercato l’hanno sconsigliata. A che punto siamo? «È una celta strategica che spetta agli azionisti. Posso solo dire che per fortuna non ne abbiamo bisogno: produciamo cassa e non debito. E io mi concentro a fare il mio lavoro. È vero che abbiamo delle offerte sul tavolo, un importantissimo investitore privato e un fondo sovrano che ci corteggiano da oltre anno. Ma stiamo parlando di quote di minoranza, perché la maggioranza non verrà mai venduta». ( nota a margine del redattore: Ferretti Group è controllata all’86% da Weichai, gruppo manifatturiero cinese che nel 2019 ha registrato un fatturato di 37 miliardi di dollari. Una quota di circa l’11% del gruppo è di proprietà di F Investments, holding controllata dalla famiglia Ferrari. Piero Ferrari, figlio del «Drake» Enzo, è presidente del gruppo della nautica ).

Ferretti torna al Salone di Genova, dopo una lunga “pausa”, dovuta anche alle divisioni (ora rientrate) in seno alle associazioni dei produttori della nautica. E’ anche un messaggio che volete dare al settore? «Il mercato italiano è tornato prepotentemente alla ribalta. Abbiamo partecipato a giugno al salone di Venezia: un successo clamoroso. Non rinunceremo mai a Venezia, ma diamo a Genova una possibilità: decidano loro chi vuole essere il primo, chi vincerà la competizione tra le due repubbliche marinare. Ma la cosa che ci preme è che ci siano due saloni rilevanti sui “due mari”: Venezia è l’unico salone nautico nel mediterraneo orientale, dalla Turchia all’Italia. E Genova è importante per contrastare il predominio dei saloni della Costa Azzurra, che altrimenti sarebbe assoluto. Torniamo dopo tanti anni, è vero: il mercato italiano ci aspetta. Ci faremo vedere. Anche lì, sperando di avere barche da vendere, al momento possiamo solo prometterle, ma tutto sommato è un bellissimo problema da affrontare. Anche questo rende la nautica un settore super privilegiato, bisogna esserne consapevoli».

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L’azione ferretti risente in borsa delle voci, non nuove, di un’uscita dall’azionariato del colosso cinese weichai che detiene il 37,54% del capitale. non ci sono clausole di lock up. la famiglia bombassei tramite la holding next investment incrementa la quota acquisita con l’ipo a hong kong.

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Assistenza clienti

Ogni cliente beneficia di una relazione esclusiva con il cantiere e la rete internazionale di assistenza, per navigare in sicurezza potendo contare su un team di esperti pronto a supportarlo in ogni momento e ovunque si trovi. L'eccellenza è un concetto chiave per Ferretti Yachts anche nella relazione con il cliente, prima, durante e dopo la consegna dell’imbarcazione, comprese le attività post-vendita.

direct line

La gamma di servizi comprende la linea diretta attiva h24, per affrontare in tempo reale questioni tecniche, una rete di magazzini di pezzi di ricambio (After Sales Ferretti Group) e iniziative di formazione per professionisti della rete di servizi e capitani (Convergence e Service University). Sfruttando la sinergia di tutto il Gruppo e del suo network internazionale, garantiamo ai clienti la migliore delle esperienze di navigazione, perché la sicurezza e il benessere delle persone sono la nostra priorità.

e.m.e.a (europe, middle east & africa) (+39) 0543-474445

BASSA STAGIONE: 1° ottobre - 30 Aprile LUN-VEN: 8.30 - 18.00 SAB-DOM e FESTIVI: 9.00 - 18.00

ALTA STAGIONE: 1° maggio - 30 Settembre LUN-DOM e FESTIVI: 8.00 - 20.00 E-mail

asia pacific (+852) 26327633 (Ufficio di Hong Kong) LUN-VEN: 9.00 - 19.00 E-mail

americas (+1) 954-462-5527 LUN-DOM: 9.00 - 18.00

Attivo 24/7 (+1) 877-525-4550 E-mail customer E-mail service

ferretti group parts Warehouse Lauderdale Marine Center 2019 SW Street, Suite 102 Fort Lauderdale FL 33315 United States LUN-VEN : 7.00 - 16.00 (+1) 954-376-4818 E-mail

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Spare parts

I Service Point di Ferretti Group possono contare su un magazzino ricambi di oltre 8.000 items sempre disponibili anche nei mesi estivi L’esistenza di magazzini decentrati presso i Dealer delle principali aree del Mediterraneo e degli USA garantisce la disponibilità di pezzi di ricambio in tempi ancora più rapidi.

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Service University

La scuola di formazione tecnica che Ferretti Group organizza da numerosi anni con l’obiettivo di garantire un costante aggiornamento del Service Network mondiale sviluppando le competenze specifiche di questi professionisti, rinnovando l’offerta formativa durante ogni edizione. Le sessioni didattiche alternano momenti in aula a visite e training in cantiere e a bordo, con l’obiettivo di assistere ai vari stadi del processo produttivo e di manutenzione dei diversi impianti. serviceuniversity.ferrettigroup.com

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Convergence

Lo storico appuntamento dedicato ai Comandanti di imbarcazioni e navi del Gruppo Ferretti, finalizzato all’approfondimento di tematiche inerenti la complessa gestione quotidiana di un motoryacht. Il meeting prevede un intenso programma che garantisce un adeguato mix tra sessioni di aggiornamento in aula e attività outdoor. convergence.ferrettigroup.com

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Salone Nautico di Genova 2024

Varata nel nuovo cantiere a Marina di Ravenna la prima unità di Ferretti Yachts INFYNITO 80.

giovedì 1 agosto 2024

Varata nel nuovo cantiere a Marina di Ravenna la prima unità di Ferretti Yachts INFYNITO 80.

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Matteo Naccari

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  • Il Resto del Carlino

Ferretti, lascia il presidente. Fari puntati sulle mosse dei cinesi

Secondo alcune voci, l’azionista di maggioranza weichai potrebbe uscire dal gruppo di forlì.

Il varo in giugno di un nuovo yacht Ferretti

Il varo in giugno di un nuovo yacht Ferretti

  • Articolo : Ferretti Group presenta la flotta a Cannes
  • Articolo : Il cantiere Ferretti a Ravenna: varato un nuovo yacht e cinque navi in lavorazione
  • Articolo : Ferretti: gli ordini oltre 1,6 miliardi: "Alla conquista di nuovi mercati"

Forlì, 28 agosto 2024 –  Il gruppo Ferretti forse è a un giro di boa . In attesa della presentazione dei dati semestrali fissata per domani l’azienda, con il quartier generale a Forlì, è interessata dalle voci di un possibile disimpegno dell’azionista di maggioranza Weichai (che detiene il 37,5% del capitale ), colosso controllato da Pechino. Nel 2012 Weichai acquisì il controllo di Ferretti , salvando il gruppo dal fallimento e affidando all’amministratore delegato Alberto Galassi il rilancio di un’impresa divenuta in questi anni leader mondiale nella progettazione , costruzione e vendita di yacht a motore e da diporto di lusso. L’azienda esporta in oltre 70 Paesi, con una presenza diretta in Europa, Asia e Usa e gestisce sette cantieri navali in Italia : Ancona , Cattolica , Mondolfo (Pesaro-Urbino), Sarnico (Bergamo), Forlì , La Spezia (completamente rinnovato a maggio) e Ravenna (con il nuovo scalo che sarà completamente operativo nella prima metà del 2025). Il portafoglio ordini del gruppo supera 1,6 miliardi di euro, in crescita di oltre il 10% rispetto al 31 dicembre 2023.

Domani sarà comunque l’ultimo consiglio di amministrazione per Tan Xuguang che, a 63 anni, ha annunciato la decisione di lasciare la presidenza del gruppo Ferretti per dedicarsi ad altri incarichi. L’azienda forlivese, che è quotata in Borsa sia a Hong Kong che a Milano, dopo le dimissioni del presidente cinese potrebbe decidere di nominare subito un nuovo vertice o incaricare una figura "ad interim" per l’esercizio di determinate funzioni, in attesa dell’assunzione della carica da parte di un nuovo presidente. Da segnalare come il Consiglio di amministrazione della holding forlivese ha dovuto ritirare nel 2024 due delibere su un’operazione di acquisto e annullamento di azioni proprie fino a un massimo del 10% per via dell’esercizio del "golden power" da parte dello Stato italiano, irritando il colosso statale Weichai. La Golden power è uno strumento normativo che permette al Governo di un Paese di bloccare o apporre particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie che ricadano nell’interesse nazionale. Anche il braccio di ferro, per esempio, fra Unione europea e Cina in tema di dazi sulle auto elettriche prodotte nel Paese asiatico ed esportate nel vecchio continente ha innescato polemiche accese, con Pechino pronta a ritorsioni sul mercato.

Tutti gli scenari , al momento, sono aperti : uscita di Weichai da Ferretti con la vendita della quota di maggioranza ad un nuovo acquirente gradito al colosso cinese, una scalata da parte degli azionisti di minoranza o un gruppo di imprenditori italiani ed europei interessati a rilevare un’azienda solida e competitiva a livello internazionale. La famiglia Bombassei , per esempio, che controlla la Brembo, ha comprato altre azioni Ferretti sulla piazza di Hong Kong, con voci di movimenti anche da parte di altri importanti imprenditori italiani.

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  1. La nostra azienda

    Ferretti Group è leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di yacht a motore e imbarcazioni da diporto. Del Gruppo fanno parte marchi prestigiosi ed esclusivi: come Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line e Wally.

  2. Gruppo Ferretti

    Il Gruppo Ferretti (poi Ferretti Group) è una multinazionale italiana nel settore della cantieristica navale, proprietaria di 7 marchi commerciali attivi nella progettazione, produzione e commercializzazione di yachts e megayacht dagli 8 ai 90 metri di lunghezza.

  3. Corporate

    Un processo produttivo che tutela l'ambiente. Valore per il territorio. Le nostre persone. Report 2023 & Archivio. Investor relations. Hong Kong. Shareholder Information. Investor overview. Information disclosure.

  4. Il centro produttivo di Ancona

    Il centro produttivo di Ancona nasce nel 1963 ed è specializzato nella progettazione e costruzione di fully custom yacht in acciaio e alluminio da 45 a 95 metri.

  5. Ferretti Group

    Ferretti S.p.A. (trading as Ferretti Group) is a multinational shipbuilding company headquartered in Forlì which specialises in the design, construction and sale of luxury motor yachts. Its products are sold under the brands Wally , Ferretti Yachts, Custom Line , Pershing, Itama, Riva, Mochi Craft and CRN.

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    Ferretti Group è tra i leader mondiali della nautica di lusso e opera nella progettazione, costruzione e commercializzazione di yacht e imbarcazioni da diporto. Ferretti Group è sinonimo di lusso, innovazione, passione ed eccellenza.

  19. Ferretti Group

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